Nel mezzo del Mar dei Caraibi, a meno di 100km da Porto Rico, si estende una serie di circa sessanta isole che prende il nome di Isole Vergini Britanniche (British Virgin Islands, BVI). Luogo dai contorni storici fumosi, solo di recente ha cominciato ad essere quel polo turistico e meta agognata di surfisti, velisti e villeggiatori di posti esotici.

Le BVI: cosa l’ha reso il paradiso che è oggi
Prima dell’arrivo di Cristoforo Colombo e della colonizzazione spagnola, l’isola era stata abitata da indiani di varie tribù. Le tradizioni locali erano particolarmente cruente, come il cannibalismo e altre usanze atipiche.
Gli spagnoli usarono le isole in particolare per le miniere di rame di Virgin Gorda, di cui ancora oggi rimangono le tracce con il Little Fork National Park, la Copper Mine e l’iconico The Baths National Park. Con la perdita di potere della Spagna, altre potenze s’insediarono sulle isole e quindi sono presenti anche tracce olandesi su Tortola.
Nel 1672 gli inglesi cacciarono definitivamente gli altri colonialisti, immettendo sulle BVI la canna da zucchero e la schiavitù, segni distintivi del colonialismo inglese. Fino al 1803, anno di abolizione della schiavitù (evento celebrato in estate sulle isole con il Summer Fest), le Isole Vergini furono prosperose e con un’economia basata sull’agricoltura. È degno di nota come per i primi decenni di colonialismo inglese gli agricoltori si siano dati alla pirateria al contrabbando. Da qui nascondo le tante storie di pirati, con l’isolotto di Jost Van Dyke che era diventato un approdo sicuro proprio per le bande piratesche.
Dagli anni Sessanta, con l’arrivo di Laurence Rockefeller nella sua villa a Little Dix Bay, le Isole Vergini Britanniche cominciarono il loro processo di trasformazione nella meta turistica e atollo esotico per amanti di yacht, surf e vela che conosciamo oggi.
Le isole e i loro segreti
Ogni singolo isolotto delle Isole Vergini ha una propria caratteristica ed è possibile visitarle con barche a vela, che aggiungono un elemento in più alla vacanza.
Le Isole Vergini offrono anche alcuni tra i siti di snorkeling più apprezzati al mondo, con l’atollo corallino di Anegada e le Grotte del Tesoro su Norman Island. Se vi state chiedendo il perché di questo nome, lo si deve a un mito legato al ritrovamento di un tesoro intorno agli anni ’50, proprio in questo punto. Qualcuno sostiene che non si tratti solo di una leggenda ma di una storia realmente accaduta! Magnifico punto d’immersione, la spiaggia di Indians è rinomata per la sua fauna marina e i coralli, apprezzabili durante le avventure subacquee.

Essendo lambita da spiagge, ogni isola ovviamente ha dalla sua la sabbia bianchissima e finissima, al punto che alcune isole (come quella di Jost Van Dyke) vengono considerate isole “barefoot”, visitabili quindi anche senza scarpe.
L’isola principale, Tortola, con la capitale Road Town, è un gioiello dove sono presenti eventi, parchi naturalistici e, chiaramente, spiagge magnifiche come Lambert, Long Bay Beach e molte altre. Sempre su Tortola sarà inoltre possibile visitare molti luoghi caratteristici, resti della storia delle isole: la chiesa di Saint Phillip, usata soprattutto dagli schiavi, il Virgin Island Folk Museum, dedicato alle – decisamente cruente – tradizioni pre-coloniali, ma anche post coloniali.
Con il loro paesaggio di rara bellezza le Isole Vergini offrono la possibilità di una esotica fuga dal mondo occidentale e possono regalare emozioni indescrivibili. Alcuni esempi? Potrete ammirare la popolazione di fenicotteri rosa su Anegada, la fauna e la flora locali di Guana Island. E ovviamente la numerosissima lista di bar, hotel e pub di lusso, nonché spa e resort, disseminata fra Scrub Island, Guana Island e Jost Van Dyke, dove è presente il famosissimo Foxy’s Bar per sciogliere i freni. Tutto questo magari dopo un sorso di Painkiller (cocktail rinomato in tutto il mondo e inventato proprio qui) al Soggy Dollar.
Perché proprio le Isole Vergini
Uno dei motivi per scegliere proprio le BVI piuttosto che mete esotiche più “blasonate” come Maldive, Costa Rica e Cuba, è sicuramente l’incredibile presenza di siti per appassionati di snorkeling, che potranno letteralmente impazzire di euforia durante una vacanza nelle Isole.

Ma le isole sono anche ricche di eventi di altro genere. Oltre alla già citata Summer Fest, che somiglia a un carnevale locale, c’è la famosa Annual Spring Regata di Road Town in primavera, dedicata ai velisti e poi le HiHo, altro evento molto famoso per chi è amante del surf.
Estremamente intensi e particolari sono i Full Moon Parties, con cadenza mensile e dai connotati trasgressivi, dove è possibile provare anche il Bomba’s, un thè aromatizzato con funghi, possibilmente allucinogeni.
Agosto è un altro periodo pieno di eventi, con l’Emancipation Festival, per festeggiare la liberazione degli schiavi, che similarmente al Festival Musicale delle BVI in Maggio, offre giorni e giorni di danze, musica, occasioni uniche e folklore locale imperdibile. Incredibile anche il Natale e il Capodanno su Jost Van Dyke, al Foxy’s, con rum e prelibatezze da gustare per festeggiare l’entrata del nuovo anno. Solitamente molti di questi eventi sono meta preferita di amanti della navigazione in yacht e celebrità, le quali si scatenano godendosi le esperienze irripetibili offerte dal posto.
Quando andare?
Se siete già con le valigie in mano, c’è solo da capire quale periodo scegliere: sicuramente da Dicembre a Maggio il clima è quello più godibile, secco e non afoso, con massime di 25-26 gradi al giorno e minime di 20 la notte.
L’estate offre un caldo più afoso e con picchi di temperatura più alti, ma essendoci la presenza degli Alisei, è abbastanza sicuro che non mancherà almeno un po’ di venticello a rinfrescare l’aria.
In conclusione
Le Isole Vergini Britanniche sono un paradiso naturale e un’oasi di pace dal caos cittadino. Meta di punta per amanti di sub, surf, windsurf e vela. Le attività di questo insieme di isole non può che affascinare qualsiasi turista, anche il più “classico”, con spiagge magnifiche, acque cristalline e balli, musica, fauna e flora quasi magiche e con la bellezza paesaggistica e naturale di questi anfratti esotici, gioielli in mezzo al Mar dei Caraibi.